Genius Loci
RICCARDO MURATORI: Fuoco, Vuoto
November 19, 2022 – January 11, 2023
Barbati Gallery is proud to present Genius Loci, a new exhibition program showcasing the Venice art scene. The gallery will be hosting the works of local contemporary artists, in support of cultural activity in the City of Venice.
The first Genius Loci project is the solo exhibition Fuoco, vuoto by Venetian painter Riccardo Muratori. The exhibition includes several new works and will run from November 19, 2022 until January 11, 2023.
For the pieces on display at Palazzo Lezze, Muratori uses oil and acrylic on canvas, cardboard, and wood as vehicles to interpret the questions arising from our very existence. Traditional tools are released from the strict tenets of painting to favor an intuitive approach. It is the impulse of a thought or a feeling that guides the artist, in an intimate desire for liberation and rebirth through the creative process.
In Fuoco, vuoto Muratori aims to ignite the viewer’s mind and bat at the idols of our society until they echo with the emptiness inside. Fire, construed as the primary tool of human development, represents the possibility to provoke outcomes that override our mere biological faculties.
According to Stoic philosophy, it is flames – in a universal conflagration called ekpyrosis – that lead to the world’s end and rebirth, by destroying and then fueling the creation of a new paradigm.
In Muratori’s works, fire is therefore a metaphor for change that devours the apparent veil of our world in order to reveal its obsolete structure; it is the force that transforms existence. His paintings immortalize fire at its culmination, moments before the subject collapses into the flames, making this end eternal, spectacular, hypnotic.
Muratori manipulates and empties the painted subject in order to question common archetypes and their obsolescence. He challenges painting through painting itself, placing the pictorial material at the service of a missing element – the void – with every new layer and brushstroke.
Portraying hollow idols and bodiless armatures and clothing, the artist examines absence in the sense of ideological nothingness. The figure becomes a simulacrum, which becomes existence itself. But Muratori’s void is also an existential necessity, depicting contemporary society’s fear of the concepts of silence, absence, and the unknown.
Just as man, during the last century and a half, has consumed his own idols and archetypes, moving ever closer towards a possible end, painting too has taken itself as an object, probing its rules of grammar until it winds up decreeing its own epilogue. This conclusion must lead to renewal. For the artist, rebirth is a necessary consequence, in a circular growth pattern where the act of painting is what rotates while the void is the stable, central element of that motion.
Riccardo Muratori was born in Rimini and has lived and worked in Venice since 2000. He began painting after earning a philosophy degree from Ca’ Foscari University. In 2011 he showed his work at the 54th Venice Biennale and in 2017 at the Karachi Biennale. From 2012 to 2018 he taught drawing and illustration at IUAV University of Venice, in the department of fashion design, visual arts and theater.
Genius Loci
RICCARDO MURATORI: FUOCO, VUOTO
19 Novembre 2022 – 11 Gennaio 2023
Barbati Gallery è lieta di presentare Genius Loci, nuovo programma espositivo che valorizza il contesto artistico veneziano. La galleria Barbati ospiterà le opere di artisti contemporanei locali, per sostenere la produzione culturale della Città di Venezia.
La prima edizione di Genius Loci è la mostra personale intitolata Fuoco, vuoto dell’artista veneziano Riccardo Muratori. La selezione esposta a Palazzo Lezze comprende opere inedite e sarà visitabile dal 19 novembre 2022 al 11 gennaio 2023.
Muratori utilizza l’olio e l’acrilico su tela, cartone e legno come veicoli per interpretare le domande che accompagnano l’esistenza. Gli strumenti tradizionali sono prosciolti dai rigidi canoni pittorici a favore di un approccio intuitivo. È l’impulso di un pensiero o di un sentimento a guidare l’artista nel realizzare le sue opere, in un intimo desiderio di liberazione e rinnovamento tramite il processo creativo.
In Fuoco, vuoto Muratori mira a incendiare la mente dello spettatore e percuotere gli idoli della nostra società per udirne all’interno l’eco della vacuità. Il fuoco, visto come principale strumento di evoluzione dell’uomo, rappresenta la possibilità di ottenere effetti che scavalcano le mere facoltà biologiche umane.
Secondo la filosofia stoica sono proprio le fiamme – in una conflagrazione universale definita ‘ecpirosi’ – che portano la fine e la rinascita del mondo, distruggendo per poi alimentare la creazione di un nuovo paradigma.
Nelle opere di Muratori il fuoco è quindi una metafora del cambiamento che divora il velo apparente del nostro mondo per mostrarne la struttura obsoleta, è la forza che trasforma l’esistenza. I dipinti immortalano l’incendio al suo culmine, attimi prima che il soggetto crolli tra le fiamme, rendendo questa fine eterna, spettacolare e ipnotica.
Muratori manipola e svuota il soggetto dipinto per interrogare gli archetipi comuni e la loro obsolescenza. Egli sfida la pittura attraverso la pittura stessa, mettendo la materia pittorica al servizio di un elemento mancante – il vuoto – con ogni nuovo strato e pennellata.
Ritraendo idoli cavi, armature e abiti senza corpo, l’artista indaga l’assenza intesa come vacuità ideologica. La figura diventa simulacro e quest’ultimo l’esistenza medesima. Muratori propone però il vuoto anche come necessità esistenziale, raffigurando il timore della società contemporanea verso i concetti del silenzio, dell’assenza e dell’ignoto.
Come l’uomo, durante l’ultimo secolo e mezzo, ha consumato i propri idoli e archetipi arrivando sempre più vicino ad una possibile fine, così anche la pittura ha preso sé stessa come oggetto, scandagliando la propria grammatica fino ad arrivare a decretare il suo epilogo. Questa conclusione deve portare a un rinnovamento. Per l’artista la rinascita è una conseguenza necessaria, in uno sviluppo circolare in cui l’atto del dipingere è ciò che ruota mentre il vuoto è l’elemento stabile e centrale del movimento.
Riccardo Muratori nasce a Rimini, dal 2000 vive e lavora a Venezia. Inizia a dipingere dopo aver conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Ca’ Foscari. Nel 2011 partecipa alla 54. Biennale d’Arte di Venezia e nel 2017 alla Biennale di Karachi. Dal 2012 al 2018 insegna disegno e illustrazione presso l’Università IUAV di Venezia nel Dipartimento di Design della Moda, Arti Visive e Teatro.